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Autore: Ray Bradbury

Tre aggettivi: veloce, incisivo, spinge a riflettere.

Perchè leggerlo? Perchè il tema è attuale e il romanzo è ben scritto.

Nel futuro, i libri saranno illegali.

Leggere è proibito, perchè favorisce il pensiero critico, pericoloso per le classi dirigenti che vogliono solo manovrare i cittadini del futuro come marionette.

Questa è l'idea di Bradbury, che ci parla di Montag, un incendiario incaricato di bruciare i libri.

Montag ama il suo lavoro e come tutti i suoi coetanei non immagina che un libro possa avere un valore, la scuola e la televisone insegnano che i libri dicono solo cretinate, che non c'è scritto niente.

Ma anche lui non resiste alla curiosità e alla tentazione di sbirciare il contenuto di un libro e furtivamente legge una riga di un libro di fiabe prima di bruciarlo.

Questa misera lettura lo turba, perchè non riesce a capirla, come non comprende l'importanza dei libri.

Nessuno ricorda più che un tempo i vigili del fuoco venivano chiamati quando le case prendevano fuoco accidentalmente, nessuno ricorda che sull'erba, al mattino presto, c'è la rugiada, nessuno si strofina la radicchiella sotto il mento.

La vita di Montag cambierà radicalmente dopo che lui e i suoi compagni incendieranno la libreria di una vecchia signora, che accetta di morire bruciata coi suoi libri piuttosto che non poter leggere mai più.

Inoltre, il protagonista incontrerà una ragazza, Clarisse, che è diversa da tutti gli altri e gli mostra tante piccole cose che non poteva aver notato per il tipo di vita frenetica e superficiale che era obbligato a condurre, per i piaceri superficiali che la società gli offre.

Montag comincia a dubitare della qualità dell'esistenza che sta conducendo con la moglie Mildred, che non vuole bambini e che passa il tempo a parlare con le pareti interattive del salotto che per lei sono la "famiglia", senza preoccuparsi delle persone che soffrono e della guerra che sta scoppiando.

Comincia a pensare, e a far pensare al lettore, di poter trovare nei libri le risposte a tutte le domande che lo assillano.

Bradbury quindi rivela che Montag ha accumulato negli anni tantissimi libri, scelti a caso nel mucchio che avrebbe dovuto essere bruciato.

La trovata di Bradbury è interessante e innovativa, ma non mi ha messo in empatia con il protagonista, di cui abbiamo un ritratto psicologico molto dettagliato e in continuo mutamento. Trovo un po' inverosimile che Montag cambi in modo profondo e radicale in così poco tempo, dato che sembra che i fatti nel libro si susseguano rapidamente, nel giro di due, massimo tre settimane. 

"Fahrenheit 451" è scritto molto bene ed è considerato un classico, è stato scritto nel 1953 e Bradbury profetizzava tutto questo per i giorni nostri.

Abbiamo visto che non si sbagliava: i libri sono ancora legali, ma i nostri politici tentano in ogni modo di tenerci all'oscuro dei loro traffici e propongono leggi mirate a tutelarli in ogni modo, anche censurando internet.

Bisogna che si faccia qualcosa, ma a parole siamo tutti bravi.

 

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