"Amrita" di Banana Yoshimoto
Autore: Banana Yoshimoto
Introspettivo: travolgente raffinato
Perché leggerlo: per imparare a guardare dentro se stessi perché è sorprendentemente contagioso l'approfondimento interiore.
A parlare di sè, della sua famiglia e dei suoi amori è Sakumi.
Sakumi si sta riprendendo da un incidente che le è costato la memoria e anche se alcuni ricordi con il tempo hanno cominciato ad affiorare ancora non si è ripresa dal trauma.
Sakumi ricorda di aver avuto una sorella, Mayu, considerata bellissima da tutti e che aveva intrapreso la carriera di attrice in tenera età.
Mayu è morta perché, imbottita di anti-depressivi che la rendevano sorridente e serena, si era messa alla guida di un'auto.
Mayu è nata dal primo matrimonio della mamma di Sakumi. Il papà delle due ragazze è morto e la madre si è risposata e ha avuto Yoshio dal nuovo compagno quando le altre figlie erano già adulte.
Anche questo matrimonio è fallito e dalle ceneri dell'istituto familiare tradizionale nasce una nuova famiglia: nella stessa casa convivono Yoshio, Sakumi, la cugina Mikiko che ne approfitta come se fosse un bed and breakfast, la madre di Sakumi e l'amica d'infanzia Junko, divorziata.
La trama è intorno ad una serie di eventi soprannaturali che modificano la percezione che Sakumi e Yoshio hanno del mondo, portandoli a conoscere persone speciali.
Sakumi s'innamorerà del fidanzato della sorella morta, Ryuichiro, uno scrittore che comincia a viaggiare per trovare ispirazione e materiale per i suoi romanzi e che deciderà di raccontare dell'esperienza di Sakumi, ideando un personaggio che come lei abbia sbattuto la testa e per il trauma abbia perduto la memoria.
Ryuichiro vuole intitolare il suo romanzo Amrita: l'acqua degli Dei.
La protagonista di "Amrita" di Ryuichiro è una donna che come Sakumi ha subito un trauma ed ha avuto un'amnesia.
La perdita della memoria ha permesso a Sakumi di riscoprire la vita e di percepire il mondo intorno a sè in modo nuovo.